In questi giorni è finita per molti bambini l’esperienza alla scuola dell’infanzia e c’è attesa e trepidazione per il nuovo inizio, che porta con sè qualche domanda nei genitori: “Sarà pronto?” 

Alla scuola primaria imparerà a scrivere, leggere, svolgere calcoli complessi: si tratta di abilità il cui apprendimento necessita l’acquisizione preliminare di alcune competenze, i cosiddetti prerequisiti. Queste capacità specifiche, che si sviluppano intorno ai 4-5 anni di età, diventano fondamentali per andare a costruire le basi delle competenze future del bambino 

Se ci fermiamo a riflettere, scopriamo che tantissime nostre abilità, che possono sembrare semplici, necessitano di aver prima raggiunto dei prerequisiti importanti: per esempio andare in bicicletta richiede una buona gestione spaziale e coordinazione oculo-motoria.  

La stessa cosa accade con l’apprendimento: i prerequisiti sono i piccoli mattoncini che permettono di realizzare competenze sempre più complesse, tra cui leggere e contare.  

Quali sono questi prerequisiti per l’apprendimento della letto-scrittura?  

Eccone alcuni: 

  • L’analisi visiva: è l’abilità di saper riconoscere i grafemi tra altri segni grafici e di individuare le loro differenze in base alla forma e all’orientamento spaziale. Si tratta di un prerequisito fondamentale per il futuro apprendimento delle lettere alla scuola primaria e per la distinzione delle stesse. 
  • La serialità visiva da sinistra a destra, ovvero la capacità di controllo visuo-motorio e di elaborazione degli stimoli in modo ordinato, fondamentali per acquisire la direzionalità del movimento nella letto-scrittura.  
  • La discriminazione uditiva: è l’abilità che permette di riconoscere i vari suoni linguistici e di discriminare i singoli fonemi della lingua. 
  • La memoria fonologica: consiste nella capacità di mantenere in memoria dei suoni per un breve periodo di tempo. Prerequisito essenziale sia per la lettura che per la scrittura: nel primo caso permette di mantenere in memoria i singoli suoni che vengono riconosciuti e di poterli fondere per produrre una parola; nel processo di scrittura permette di ricordare questi suoni e la corretta sequenza fonologica per poterli convertire in segni grafici. 
  • Le abilità metafonologiche riguardano tutte quelle competenze relative alla percezione e al riconoscimento dei suoni che compongono le parole, effettuando delle trasformazioni con gli stessi.  Rappresentano un importante precursore dell’apprendimento della lingua scritta, poiché ci permettono di fondere o segmentare i suoni. 
  • La coordinazione oculo-manuale: è la capacità di coordinare la percezione visiva con l’esecuzione dei movimenti delle mani, per poi trascrivere graficamente dei segni grazie alle abilità di motricità fine. 
  • La denominazione rapida automatizzata, cioè l’abilità di nominare rapidamente una sequenza ripetuta di lettere, numeri o figure. Diversi studi indicano una correlazione tra la velocità nei compiti di denominazione rapida e la velocità di lettura.   

Come già detto precedentemente, queste abilità rappresentano tutto ciò che serve per poter apprendere; questo significa che se alcune di queste non fossero ben consolidate, potrebbe risultare più complesso per il bambino l’approccio ad alcune competenze scolastiche.  

Diventa quindi importante individuare precocemente eventuali situazioni a rischio, per poter intervenire e potenziare le abilità carenti, e ricostruire così quei “mattoncini più fragili”. La rilevazione delle aree di difficoltà può essere svolta tramite screening, un processo valutativo svolto da professionisti specializzati. Nel caso emergano alcune lacune relative alle competenze precedentemente descritte, alla famiglia può essere consigliato un percorso mirato al potenziamento di queste abilità, per sostenere e promuovere in modo efficace l’apprendimento. 

Come si può intervenire? 

Si può favorire il potenziamento dei prerequisiti proponendo al bambino una serie di attività specifiche.  Per lavorare sull’analisi visiva, per esempio, si possono utilizzare delle immagini nelle quali il bambino è chiamato a trovare uguaglianze e differenze, relativamente a diversi parametri quali forma, colore, dimensione. Questo renderà più facile la discriminazione tra lettere simili alla scuola primaria, come b e d, o p e q. 

Per allenare la serialità possono essere proposti percorsi da seguire o linee da tracciare, lavorando parallelamente sul gesto grafico, mentre per le abilità metafonologiche giochi in cui si chiede di unire sillabe e lettere per comporre oralmente delle parole.  

Per quanto riguarda l’abilità di discriminazione uditiva, si può allenare il bambino a distinguere suoni simili, ma anche a giocare con i ritmi, con le rime e le assonanze tra le parole. 

“Ogni lungo viaggio comincia con un piccolo passo”… a tutti i bambini che inizieranno la scuola primaria auguriamo un buon cammino!

 

 

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