Nel caso in cui si debba riabilitare la componente grafomotoria della scrittura, dunque un quadro di Disgrafia, come si procede?  

In primis lo specialista deve effettuare un’attenta analisi della qualità del tratto grafico del bambino. Avvalendosi anche degli esiti ottenuti a specifici test standardizzati (test BHK scala sintetica per la valutazione della scrittura in età evolutiva, a cura di C. Di Brina e G. Rossini; test DGM-P per la valutazione delle difficoltà grafo-motorie e posturali della scrittura, di M. Borean, G. Paciulli, L. Bravar e S. Zoia), il clinico presta attenzione a “come scrive” il bambino, dunque ai movimenti implicati nel gesto grafico, alla forma, alla dimensione delle lettere o parole e alla loro disposizione nello spazio del foglio (orientamento delle lettere, spazi eccessivi o ridotti tra lettere o parole, rispetto dei margini del foglio..).  

E’ utile anche tenere in considerazione le componenti sottostanti alla realizzazione scritta di lettere e parole: aspetti posturali (posizione del capo, del braccio, della spalla e del tronco), competenze fino-motorie (impugnatura, pressione e prensione dello strumento di scrittura, coordinazione fino-motoria) e l’interazione tra abilità visive, motorie, spaziali e percettive, così da proporre al bisogno attività incentrate a potenziarle.  

Come rendere efficace un trattamento sulla grafia?  

Le recenti linee guida forniscono al clinico indicazioni pratiche utili: 

  • viene suggerito l’utilizzo di istruzioni sistematiche ed esplicite della grafia, lavorando su raggruppamenti per famiglie di lettere, indicando e verbalizzando la direzione dei tratti che le compongono e sollecitando il recupero dello schema motorio corretto per la realizzazione delle stesse attraverso la copia e la riproposizione a memoria.  
  • è consigliato accompagnare la realizzazione delle lettere con una descrizione verbale del movimento, richiedendo al bambino di fare lo stesso e coinvolgendolo nella valutazione della qualità della propria scrittura, così da migliorare la leggibilità e incrementare il senso di auto-efficacia.  
  • è utile dare al bambino la possibilità di visualizzare il movimento necessario a riprodurre una lettera, mediante l’uso di applicazioni tecnologiche su pc e tablet.  
  • l’intervento riabilitativo deve prevedere l’attività motoria di produzione di uno scritto (lettere, parole, testi), dunque un’attività di scrittura. 

 

Come è comprensibile l’intervento sulla grafia richiede molta competenza al clinico e necessita di molto tempo per condurre a esiti significativi sia in termini statistici, che si traducono con un miglioramento che deve essere superiore a quello atteso nel tempo che trascorre dall’inizio alla fine del trattamento, sia in termini adattivi. 

Anche in questo caso è bene ricordarsi nella scelta dell’attività della difficoltà del bambino, dei suoi graduali miglioramenti, e soprattutto di tenere alto il suo grado di coinvolgimento e motivazione! 

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