Osservando i ragazzi a lezione e durante lo svolgimento dei compiti si rimane subito colpiti dai diversi atteggiamenti e comportamenti che adottano. Queste abitudini si incrociano con le proposte e le modalità utilizzate dagli insegnanti per presentare i vari contenuti da apprendere. La scuola è un contesto privilegiato di apprendimento, è il luogo in cui le esperienze vengono progettate, l’apprendimento non è un fatto solo individuale, ma è inserito in un contesto ed in una dinamica di relazione insegnamento-apprendimento. Si acquisiscono infatti comportamenti, abitudini, conoscenze, secondo modalità diverse. L’apprendimento significativo è quel tipo di apprendimento che consente di dare un senso alle conoscenze, permettendo l’integrazione delle nuove informazioni con quelle già possedute e l’utilizzo delle stesse in contesti e situazioni differenti, sviluppando la capacità di problem solving, di pensiero critico, di metariflessione e trasformando le conoscenze in vere e proprie competenze. Ogni ragazzo parte da una base differente di abilità cognitive, conoscenze, strategie e motivazioni ed emozioni che sono collegate all’apprendimento. Diversi modi di apprendere corrispondono a diverse caratteristiche e stili personali. Lo stile di apprendimento è un modo tipico e stabile di percepire, elaborare, immagazzinare e recuperare le informazioni.

 

Spesso i ragazzi non sono pienamente consapevoli del loro modo di apprendere e di come esso possa influenzare il loro successo scolastico. E’ molto importante e risulta efficace riflettere con loro attraverso un’analisi delle strategie utilizzate per identificare il proprio stile di apprendimento. La valutazione dello stile cognitivo, così come quella relativa allo studio, si può realizzare attraverso varie modalità e strumenti, sia di tipo quantitativo e oggettivo, sia di tipo qualitativo. Una possibile modalità, che proponiamo spesso ai nostri ragazzi, consiste nella proposta di questionari specifici che vanno ad indagare l’approccio allo studio, il metodo e le strategie utilizzate, oltre alle convinzioni e alle attribuzioni rispetto a determinati compiti. I risultati che si ricavano mettono in luce la preferenza del ragazzo rispetto ai diversi modi di studiare e di imparare, che sono diversi da persona a persona e che possono essere riassunti in alcune grandi categorie, in relazione ai diversi canali di apprendimento coinvolti in modo prevalente: Lo stile visivo verbale, basato sul linguaggio verbale. I ragazzi che rientrano in questa categoria trovano molto utile, per esempio: leggere delle istruzioni piuttosto che ascoltarle, prendere nota di ciò che viene detto in classe, vedere scritte le cose alla lavagna e studiare sui libri piuttosto che ascoltare una lezione.

 

Gli studenti che imparano attraverso la modalità visiva, rientrano nello stile visivo-non verbale, spesso tendono a: scorrere un libro o una rivista guardando le figure, imparare a fare qualcosa osservando come si fa piuttosto che leggendo o ascoltando delle spiegazioni, guardare un film su un certo argomento piuttosto che ascoltare una lezione o una discussione, basarsi sulla memoria visiva per ricordare luoghi, persone, fatti e circostanze. Coloro che preferiscono sentire ciò che devono imparare, appartengono allo stile uditivo e trovano utile ad esempio: ascoltare una lezione piuttosto che studiare su un libro, leggere a voce alta, ripetere mentalmente, partecipare a discussioni in classe, lavorare con un compagno o a gruppi, ascoltare una dimostrazione di come fare qualcosa piuttosto che leggere istruzioni scritte. Infine i ragazzi che rientrano nello stile cinestesico, preferiscono svolgere attività concrete: fare esperienza diretta di un problema, eseguire lavori anche senza leggere/ascoltare istruzioni, potersi muovere mentre si studia, usare gesti nella conversazione, lavorare con un compagno o in gruppo, fare esperienze attive dentro e fuori della scuola, come ricerche, interviste, esperimenti di laboratorio. Queste categorie permettono di identificare al meglio i materiali, gli strumenti e le strategie per affrontare con consapevolezza e con successo il proprio processo di studio, incrementando le competenze e la motivazione attraverso una graduale autoefficacia percepita.

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