Scrivere è una competenza tutt’altro che semplice, che implica l’integrazione di abilità linguistiche, visive e motorie. La combinazione delle prime due è coinvolta nel riconoscimento dei suoni della lingua e nella loro rappresentazione ortografica, invece l’interazione tra le componenti visive e motorie determina la realizzazione dei grafemi negli allografi corrispondenti (stampato maiuscolo, minuscolo o corsivo). Più questi tre domini di competenza si intrecciano in modo armonico e sinergico, più la scrittura che ne deriva sarà corretta dal punto di vista ortografico e chiaramente leggibile.

Qualora si riscontri una compromissione a carico di uno o più di questi domini emergono delle difficoltà nell’abilità di scrittura. Nel caso in cui la difficoltà riguardi l’automatizzazione della conoscenza e applicazione delle regole ortografiche (corrispondenza fonema-grafema e particolarità e convenzioni proprie della lingua), il bambino scriverà commettendo errori ortografici, che, se presenti in modo persistente, sistematico e riscontrati a seguito della somministrazione di protocolli diagnostici standardizzati, potranno essere segno di un quadro di Disortografia evolutiva (codice nosografico: F81.1). Quando invece vi è una disfunzione a livello visuo-motorio, la fatica riguarderà la realizzazione delle lettere o delle parole; dunque, la grafia del bambino risulterà scarsamente intelligibile e/o lenta; ciò potrà essere valutato con procedure e strumenti standardizzati ed eventualmente condurre il clinico a porre diagnosi di Disgrafia evolutiva (codice nosografico: F81.8). È possibile che la difficoltà coinvolga entrambi i domini implicati nella scrittura, conseguendone una comorbidità diagnostica, ossia una compresenza di entrambe le diagnosi.

Cosa è possibile fare in presenza di una difficoltà di scrittura?

È bene rivolgersi ad un professionista specializzato nella riabilitazione dei disturbi specifici dell’apprendimento, che dopo aver analizzato il caso e la compromissione specifica si occupi di riabilitare l’abilità compromessa pianificando un buon progetto d’intervento.

Ma quali caratteristiche dovrà avere questo percorso riabilitativo sulla scrittura?

– Personalizzazione, ossia costruito sulla base del profilo del singolo bambino;

– Flessibilità, adattato ai progressi del bambino, tenendo conto di possibili cambiamenti nella motivazione; ciò comporta programmare attività con formati, materiali e supporti diversi, e adattive, cioè, organizzate con gradualità, mantenendo alto il livello di motivazione e attenzione;

– Efficacia ed efficienza, così da condurre ad un cambiamento statisticamente e clinicamente significativo in un tempo congruo: il miglioramento deve essere, cioè, superiore e più rapido rispetto a quello che si otterrebbe per l’evoluzione spontanea delle abilità a seguito del lavoro scolastico

– Sostenibilità, bilanciando i costi e i benefici che ne derivano, tenendo ben presente la rete famigliare, scolastica ed extrascolastica.

Nei prossimi articoli illustreremo la struttura di un buon percorso di riabilitazione in presenza di Disortografia e di Disgrafia.

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